Intervista al presidente Gallieri (Resto del Carlino, 07 giugno 2010)

“Perchè avvengono incidenti con gli ultraleggeri sopratutto d’estate? Perchè si vola di più, spesso i piloti non hanno l’addestramento necessario dopo la sosta invernale, e poi un’avaria può essere sempre dietro l’angolo. Ma c’è anche il fattore umano. Troppo spesso gli incidenti avvengono perchè il pilota esegue manovre proibite con questi mezzi, come le acrobazie, o vola facendo il pelo alle case per farsi notare dagli amici”.

Beppe Gallieri, bolognese di 68 anni e pilota dal 1963, ad un trentennio è istruttore di volo ed esaminatore di ultraleggeri a motore. In Italia è considerato l’istruttore di ULM più professionale. Ha volato più di 20mila ore istruendo diverse centinaia di allievi e disegna, così, un panorama a 360 gradi sugli incidenti degli ultraleggeri.

I controlli sui mezzi e sui piloti avvengono regolarmente?

“Oltre alle scuole, agli istruttori e ai meccanici, è compito dell’Aeroclub d’Italia verificare il rispetto delle norme. Se l’ente ha dei dubbi non rilascia l’abilitazione del mezzo ed è molto rigoroso anche con i piloti. Aggiungo che prima di ritornare a volare il pilota deve effettuare la ‘ripresa di volo’ con un istruttore. Che lo riabilita solo quando il pilota dimostra piena padronanza del mezzo.”

Ma tutti gli anni, specie nei weekend, avvengono incidenti.

“Ma quanti sono provocati da avarie tecniche come spegnimento del motore dopo il decollo o in volo… Questo non avviene anche fra i jet delle compagnie aeree? Nessun pilota degno di questo nome si sognerebbe di andare in volo senza aver effettuato i controlli e le prescrizioni tecniche. Ma facciamo parlare i numeri.”

Cioè?

“Le statistiche dell’Enac dimostrano che a fronte di più di un milione di ore volate in un anno, gli incidenti fatali sono, mediamente, venti. Nel 2009 hanno perso la vita diciotto persone, tra piloti e passeggeri.”

Tutte le scuole rispettano le norme sulla sicurezza?

“Io non posso garantire per gli altri, parlo per gli istruttori che conosco e che in Italia sono preparati e scrupolosi. Tuttavia so che in taluni casi, fortunatamente molto rari, le cose non vanno proprio così.”

Perchè un pilota si fa prendere la mano pur sapendo di andare incontro a un pericolo?

“Perchè scatta la molla della follia e prevale l’incoscienza. Si fanno acrobazie (proibite per questi mezzi), si è convinti di dominare la macchina che in queste circostanze non perdona o si vola a bassa quota. Questo non è un volo da top gun, è turismo e basta.”

Marco Tavasani
Resto del Carlino, edizione nazionale, 07-06-2010

TORNA SU